Neonato al mare: le cose che devi assolutamente sapere

22/06/2023

Con l’arrivo dell’estate si sente il profumo di vacanza, la voglia di staccare dalla routine quotidiana e la necessità di ricaricarsi sia fisicamente che mentalmente. Quando in famiglia arriva un bebè questo desiderio entra in conflitto con le paure e le insicurezze organizzative. Non sentirti obbligata a partire, ma se ne hai voglia non privarti di quest’esperienza. Portare un neonato al mare può sembrare una sfida, ma con una buona organizzazione e qualche precauzione, potrai godere di una pausa estiva sicura e divertente. In questo articolo voglio darti alcune informazioni essenziali e alcuni buoni consigli da mettere in valigia per partire con la serenità necessaria.

La località che scegli: meglio se non è troppo lontana

Scegli una località che non sia troppo distante da casa e pensata per il tuo pargoletto. Questo ti permetterà di gestire con più facilità e meno stress la situazione e valutare la reazione del bambino agli spostamenti. Se utilizzi la macchina è indispensabile equipaggiare il finestrino posteriore con un parasole.

Privilegia una zona balneare che offra servizi adeguati per i più piccoli: strutture con fasciatoi, servizi igienici e aree ombreggiate. Informati anche sulla qualità dell’acqua del mare e la presenza di spiagge adatte ai piccini.

Neonato al mare e crema solare

neonato al mare con la crema solare

L’importanza di proteggersi dal sole e i danni che provoca alla pelle sono ormai noti a chiunque.

Tuttavia, quando parliamo di bambini molto piccoli, il dubbio se mettere o meno la crema solare sorge sempre: occorre quindi fare chiarezza.

La pelle dei neonati è molto delicata perché non è ancora completamente sviluppata e non ha un pH acido che funge da barriera protettiva. Per questa ragione è più vulnerabile ai raggi solari e assorbe con più facilità le sostanze “dannose” presenti nelle creme.

Le linee guida internazionali sottolineano l’importanza di evitare di esporre direttamente alla luce del sole i bambini sotto i sei mesi. L’uso della crema solare, nel primo semestre di vita, non viene nemmeno preso in considerazione.

Dal settimo mese in poi, quando potrai applicare  la protezione sulla pelle del tuo cucciolo, prediligi quella con un filtro fisico anziché chimico e con un SPF 50. Spalmala spesso, quando esce dall’acqua o si rotola sulla sabbia. Probabilmente dovrai inseguire tuo figlio per tutta la spiaggia e fare acrobazie, ma è importante per la salute della sua pelle sensibile.

Come puoi proteggere dal sole il neonato al mare

Ci sono molti modi per proteggere dal sole il tuo neonato al mare. Se segui questi accorgimenti difficilmente il tuo bambino si scotterà.

Evita le ore più calde della giornata

non portare il neonato al mare nelle ore più clade

Prima di tutto evita di portare il neonato al mare nelle ore più calde della giornata. Questa è la raccomandazione per eccellenza valida per tutti, la senti ripetere in continuazione durante i mesi estivi, eppure assume ancora più importanza quando si parla di bambini. Le fasce orarie consigliate sono dal mattino presto fino alle undici e dalle cinque del pomeriggio in avanti. Cerca di osservare sempre queste indicazioni.

Utilizza barriere fisiche e tessuti anti raggi solari

proteggi il tuo bambino dal sole con indumenti anti raggi uv

Mentre siete in spiaggia, assicurati di avere un ombrellone o una tenda da sole per creare un’area ombreggiata dove il vostro piccino possa riposare e giocare al sicuro. I vestiti stessi sono una protezione dai raggi UV, scegli tessuti leggeri, naturali e freschi come il lino, la canapa e il cotone. Il cappellino dev’essere il compagno inseparabile del tuo piccino, non deve mai mancare.

Ok, il neonato al mare va tenuto all’ombra, ma che fare quando incomincia a gattonare e a scoprire l’ambiente circostante? Sicuramente è giusto non privarlo della libertà di esplorare e sperimentare il mondo intorno a lui. Puoi invece optare per indumenti da spiaggia in tessuto anti-raggi UV, esistono infatti in commercio  costumini, magliette e tutine. Questo semplice accorgimento può salvare la pelle del tuo bimbo da eritemi e scottature. Sarebbe buona abitudine indossare questo tipo di vestitini da mare fino ai tre anni di età del bambino.

Non coprire la tua carrozzina o il tuo passeggino con teli o mussole

Spesso vedo coprire la carrozzina o il passeggino con una mussolina o un telino per proteggere il loro piccolo dai raggi solari. Quest’azione in realtà ha l’effetto opposto: trattiene il calore nell’abitacolo e aumenta la temperatura al suo interno anche fino a quindici gradi. Quando vai in spiaggia o fai una passeggiata metti un ombrellino anti-raggi UV sulla tua carrozzina o sul passeggino, se non è in dotazione, puoi acquistarlo facilmente anche separatamente

Mantieni idratato il tuo bambino

i bambini in estate devono bere molto e mangiare frutta
AndreazzaThalita Ph

Durante le giornate al mare, mantieni il tuo bimbo ben idratato. Se allatti al seno o in formula, assicurati di offrire al tuo picccolino frequenti opportunità di allattamento. Mentre se è già in fase di svezzamento puoi proporgli dell’acqua e della frutta fresca.

Neonato al mare: quale pannolino usare

costumi contenitivi per neonati al mare
Leo Rives Ph

In estate la temperatura all’interno del pannolino si alza notevolmente, soprattutto negli “usa e getta”. Nonostante siano più sottili rispetto ai lavabili, i materiali con cui sono composti non fanno traspirare la pelle favorendo l’insorgere di dermatiti e arrossamenti.

Per mantenere più fresco il sederino del tuo bebè potresti provare a usare i pannolini lavabili, ci sono modelli che si adattano al corpicino del bambino fin dai primi giorni di vita. I materiali utilizzati sono naturali e permettono alla pelle di respirare. Puoi usufruire del servizio di pannolinoteca che ti permette di provare i diversi modelli e capire quale pannolino è più adatto al tuo bebè. Se vuoi conoscere come funzionano e i vantaggi dei lavabili puoi richiedere una consulenza online.

Qualsiasi pannolino tu scelga di utilizzare, usa e getta o lavabile, cambialo spesso per evitare infezioni o irritazioni. Ricorda che il caldo può far evaporare la pipì, soprattutto con i pannolini usa e getta, dando una falsa sensazione di asciutto. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione e non farsi ingannare.

 Quando possibile, concedi al tuo bambino al mare dei momenti senza pannolino, possono bastare anche solo quindici minuti ogni tanto nell’arco della giornata. Puoi provare quando riposa o subito dopo aver fatto i bisognini. Puoi mettere un asciugamano o una traversina sotto di lui per evitare spiacevoli incidenti.

A quanti mesi il neonato può fare il bagno in mare

quando il neonato può fare il bagno al mare

Lo so, quando porti il tuo neonato al mare il desiderio di fargli il primo bagnetto è grande. Non esistono indicazioni precise, ma è sconsigliato bagnare il neonato con l’acqua di mare prima dei sei mesi di età. La sua pelle è ancora delicata e potrebbe irritarsi a causa della salsedine e delle sostanze inquinanti presenti nell’acqua.

Dopo i sei mesi via libera al bagnetto, ma con le dovute precauzioni. Il posto in cui si sente più al sicuro mentre fa il bagno in mare è certamente tra le tue braccia.  Ricorda che per lui è un’esperienza nuova, quindi avvicinalo all’acqua gradualmente. Puoi sederlo sulla battigia o bagnarli solo i piedini, osserva il tuo bambino e permettigli di familiarizzare con il mare un poco per volta. Guarda attentamente le sue reazioni, lui ti farà capire quello che desidera. Se sembra non gradire l’esperienza non forzarlo a stare in acqua.

 In alternativa potresti mettere una piccola piscina gonfiabile sotto l’ombrellone. Questo ambiente circoscritto può garantire al tuo bambino una maggiore tranquillità.

Dopo il bagnetto, è importante risciacquare il neonato con acqua dolce per rimuovere la salsedine dalla pelle. Asciugalo accuratamente e vestilo con un costumino asciutto.

Infine, un’importantissima raccomandazione: non fate il bagno ai vostri bambini con il pannolino.  Esistono costumi contenitivi, sia lavabili che usa e getta, specificamente progettati per essere immersi in acqua. Sicuramente questi costumi da bagno rappresentano una scelta più appropriata ed evitano l’insorgere di problemi all’epidermide e ai genitali.

 

Sei in vacanza al mare: goditi il momento

praticare babywearing al mare

Non dimenticare di goderti appieno il tempo trascorso al mare con il tuo neonato, sono anche le tue vacanze ed è necessario che tu possa riposare. Potrebbe essere un’ottima idea utilizzare una fascia porta bimbo o un marsupio. Ti ho parlato del babywearing in estate anche in un altro articolo. Questa scelta è vantaggiosa per entrambi. Per te mamma, perché hai la libertà di avere le mani libere e di poterti muovere con facilità: immagina di fare una passeggiata alla mattina lungo la battigia o gustarti un gelato alla sera mentre passeggi lungo mare. Il tuo bambino può invece sentire il battito del tuo cuore e sarà a contatto con la tua pelle che, per i neonati giunti sulla Terra da pochi mesi, è il “posto” più rassicurante, rilassante e profumato del mondo. Per conoscere le legature più adatte all’estate e i supporti ideali per la bella stagione affidati a una consulente babywearing. Se preferisci c’è anche l’ebook dove ti parlo del babywearing in estate.

Quando porti un neonato al mare potranno esserci degli inconvenienti o dei piccoli intoppi, ma andrà bene anche così, tutto questo fa parte della genitorialità e del percorso di crescita. L’importante è che tu non perda di vista ciò che conta: la condivisione di istanti preziosi con tua figlia o tuo figlio. Cattura le risate, la tenerezza, le prime esperienze del tuo neonato al mare e crea ricordi indimenticabili. Buon divertimento e buone vacanze!

Laura Carta

Laura Carta

Ciao, sono Laura Carta, professionista della genitorialità e consulente babywearing. Il mio compito è far emergere nei genitori quella fiducia sepolta sotto ai tanti giudizi, sotto alle teorie e alle apparenze.

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